Caro Diario, .....
Siamo saliti in treno, dopo aver atteso ore perché alla stazione l'annuncio costante era "Compañero no hay gasolina por el treno".
A Ciego de Avila il treno è morto definitivamente dopo aver impiegato oltre 5 ore per arrivarci.
Siamo scesi tutti ed eravamo, oltre che i locali, una trentina di turisti composti da un gruppo organizzato, e qualche turista indipendente, fra cui noi e due giovani israeliani.
Accomunati dalla medesima necessità ci associamo ai due giovani israeliani per dividere la spesa del nolo di un taxi e per trovare qualcuno che ci porti a destino.
Dopo aver parlato con svariati locali, all'occasione trasformatisi in tassisiti, ci siamo alla fine accordati con un signore baffuto e muscoloso di nome Felix.
Durante il tragitto, a bordo di una di quelle vecchie auto stile americano anni '50, parte il coprimozzo di una ruota e tutti e 5 ci mettiamo alla ricerca del pezzo fra le immancabili canne da zucchero.
Ritrovato il pezzo, fumiamo un Montecristo e beviamo un poco di ruhm a bordo strada. Iniziano così a sciogliersi le lingue e l'argomento finisce sugli animali.
Gli Israeliani a casa hanno un cane, noi due gatti e Felix ci racconta di avere a casa ben 4.......
L E O N I !
Ovvio che scoppiano le risa generali, ma Felix getta il guanto di sfida.
Ebbene Felix ci ha portato a casa sua, dove abbiamo conosciuto moglie e figli, e quindi risaliti in macchina a poca distanza ci ha portato in un giardino recintato dove al centro si ergeva una gabbia con all'interno tre leonesse ed un leone.
I quattro felini nel sentire la voce di Felix hanno iniziato ad agitarsi dalla gioia.
Felix è entrato nella gabbia e dopo saluti e convenevoli con i felini hanno iniziato a giocare finché alla fine Felix ha introdotto prima il braccio e poi la testa fra le fauci di un paio di leonesse.